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venerdì 29 luglio 2011

VENTOTENE ... PER CHI AMA LA TRANQUILLITA'!!!


Tratto da il  "Corriere della Sera"

Quando gli americani liberarono l’isola, lo scrittore John Steinbeck era qui. L’ex presidente della Repubblica Pertini e Altiero Spinelli, il politico precursore dell’Europa Unita, furono rinchiusi nel carcere di Santo Stefano all’epoca della Resistenza. Ma molti vennero portati qui, al confino politico, ancora prima che l’Italia potesse raggiungere l’unità nazionale, come testimonia il libro Ventotene, isola di confino firmato da Filomena Gargiulo, uscito di recente e in vendita dal libraio dell’isola, Fabio Masi, nel negozio sulla piazza principale. È carico di storia questo piccolo lembo di terra al largo della costa laziale, incastrato tra Ischia e Ponza, con le testimonianze tutte in vista, a cominciare dal carcere di Santo Stefano che svetta nell’isola di fronte, sotto gli occhi dei visitatori.

Ancora pochi per fortuna. Niente aperitivi, niente happy hour, né trattamenti di bellezza. Il lusso a Ventotene sta nell’essere in pochi, lontani dalle isole affollate, per vivere meglio il mare e i piaceri del cibo in una vacanza decisamente slow. È meta preferita di manager stressati che vogliono staccare la spina, di appassionati di diving e naturalisti che qui possono passeggiare nelle campagne vista mare, fra orti, frutteti e campi di lenticchie, fiore all’occhiello dell’isola e ingrediente pregiato di tanti piatti. Sulle stradine a zigzag, costruite dai Borbone per accedere al paese dal porto, spesso circolano solo bici, motorini e auto elettriche; in paese si fa la raccolta differenziata e tutto dimostra l’amore per l’ecologia e la natura.

Lo stesso che hanno i proprietari dell’Elicriso, un piccolo hotel in campagna dove si dorme in mini appartamenti, ciascuno con un portico e barbecue in comune. I titolari vanno a prendere gli ospiti al porto con un’Ape, ma ci caricano solo i bagagli, mentre i clienti vengono accompagnati a piedi con una passeggiata di circa venti minuti per apprezzare le stradine dell’isola, con uno stop obbligatorio per un caffè nel pergolato zeppo di fiori del Giardino, bar e ristorante gourmet (da non perdere, le lenticchie con pomodoro, rosmarino, basilico, le millefoglie di alici, il pistacchio semifreddo).

In un angolo remoto dell’isola c’è anche Agave e Ginestra, piccolo albergo in una vecchia casa dove ogni ospite ha la sua amaca nel portico, per distendersi sotto un cielo di stelle. I proprietari - Pierfilippo Trento con la moglie di origini brasiliane Adalgisa da Silva - preparano, su richiesta, un’ottima cena con i sapori di Bahia o piatti isolani come pesce al cartoccio con erbe, caserecce con vongole, zafferano e zucchine. Per un tuffo nelle acque trasparenti c’è l’imbarazzo della scelta. Un bagno si fa a Cala Nave, una spiaggia piuttosto affollata in agosto; ma basta scendere presto per godere di un’immersione accanto agli scogli tra praterie di posidonia mentre si avvistano corvine, castagnole, scorfani o saraghi.

Prima o dopo la spiaggia la tappa d’obbligo è da Mast’Aniello, nuovo ristorante con pergolato e tavoli che guardano il mare dove i giovani Daniele Coraggio e Giancarlo Matrone offrono gustose grigliate con il pescato del giorno, calamarata con cozze e vongole e una pizza fragrante cotta nell’unico forno a legna dell’isola.
L’alternativa per un bagno e un aperitivo è Cala Rossano. Mentre si scende in spiaggia si incontra Il Gabbiano, chiosco affacciato sul porto, aperto fino a notte fonda il giovedì e il sabato con dj-set .

Tra i riti dell’isola c’è anche la colazione, rigorosamente in piazza Castello, e una puntata alla libreria Ultima Spiaggia, uno spazio che non ha niente da invidiare a quello di una grande città. Armati di libri e giornali ci si ferma sotto al pergolato del Verde, un vecchio bar con i tavoli all’ombra di una grande acacia, ideale per un caffè e una conchiglia con crema e marmellata, oppure si va da Zi’ Amalia, dove al mattino sfornano ottime pizzelle fritte napoletane e la sera piatti di pesce, come maltagliati con gamberi, vongole e finocchietto, scialatielli al nero di seppia, da gustare in piazza nei tavoli in legno e acciaio.

Qualche tappa per lo shopping? Al’Isola Che Non C’è, divertenti costumi a righe e maglie morbide per la sera, mentre all’Antico Forno Aiello si acquistano taralli e tiella di verdure che hanno stregato anche personaggi come il presidente Napolitano o D’Alema. Da Un Mare di Sapori, negozio al porto, si fa scorta delle celebri lenticchie con una buccia sottilissima e digeribile che non ha bisogno di ammollo. Ma il souvenir d'obbligo è una T-shirt di Evaso, eclettico negozio al porto di noleggio motorini e magliette. Che nelle stampe citano in modo ironico il vecchio carcere di Santo Stefano.

Scogli a picco sul mare, calette bianche, l’acqua trasparente dai fondali technicolor di Parata Grande o Calabattaglia, dove i gabbiani volteggiano nell’aria, fra profumo di rosmarino e origano. È questa la cifra dell’isola, e per fare il giro in barca c’è la cooperativa di pescatori Porto Romano. Prenotando Baccalà, un vecchio gozzo rimesso a nuovo, si fa il giro o si arriva a Santo Stefano, non senza prima aver organizzato una visita guidata al carcere, ormai in disuso, presso l’Associazione Terra Maris o rivolgendosi alla Pro Loco. E se gli amanti del diving trovano pesci e fondali da esplorare – Ventotene Diving Academy (tel. 0771.85.094) o Diving World (tel. 0771.85.167) forniscono l’attrezzatura – l’isola è anche meta di appassionati di birdwatching, soprattutto a settembre e ottobre. Chi viene nel periodo giusto può organizzare un’uscita con la biologa Annarita Matrone.

A Giulia, la figlia dell’imperatore Augusto confinata dal padre qui per i suoi costumi troppo libertini, è dedicato l’albergo Villa Iulia, affacciato sulla spiaggia di Cala Nave, a pochi passi dalla piazza centrale dove si trova anche il Mezzatorre, hotel 3 stelle con appena quindici stanze. La numero 8 è affacciata su Santo Stefano, con un balconcino da cui si ammira un’alba spettacolare, con un sole rosso fuoco che sembra emergere imponente dalle profondità del mare.

È bello passeggiare di primo mattino sulla spiaggia, ma ancora di più camminare nelle stradine che attraversano orti, piante di fichi d’India, capperi, ulivi, viti e frutteti, in un’isola che non ha dimenticato la sua vocazione agricola. È facile incontrare qualche contadino con la stadera che, come ai tempi delle nonne, vende in strada fichi d’India, fichi e albicocche del suo orto, oppure altri che, come Vincenzo Talircio, in estate parcheggia la sua Ape vicino al porto e vende, fra l’altro, origano essiccato profumatissimo.

Tra campagna e mare anche la cucina di Aniello Silvestri: nuovo chef della Terrazza di Mimì, che coltiva personalmente il suo orto, poco distante dal locale, e prepara ogni giorno zuppa di lenticchie, pasta fresca fatta in casa alla pescatora. Vale una cena anche il ristorante Afrodite, in una piccola grotta con un balconcino e pochi tavoli a lume di candela affacciati sul porto. Nel menu, solo sapori di mare: paccheri allo scorfano, aragoste locali bollite con verdurine.

Sull’isola non mancano case da affittare per una vacanza in totale libertà: piccoli appartamenti al porto ideale per uscire subito in gommone o villa defilate per vivere con lentezza tra mare e campagna.

domenica 24 luglio 2011

DA NON PERDERE ... 21-28 LUGLIO

Tratto da "NationalGeografic"

MOSTRE:

Anzio. Dei, Eroi e fondatori del Lazio Antico
14 luglio – 13 dicembre 2012
Museo Civico Archeologico di Anzio . Roma
Una mostra per scoprire quelle popolazioni come Latini, Volsci ed Etruschi, che si confrontarono a più riprese con la città di Anzio, per un progetto che si avvale della collaborazioni di molte istituzioni
museali vicine.
Per maggiori informazioni: http://beni-culturali.provincia.roma.it

Ri- habitat 15 luglio – 13 settembre 2011
Il Margutta ristorarte – Via Margutta (Roma)
Sofferenze, maltrattamenti, abbandono. E il ritorno alla vita. Alessia Cerqua - fotografa romana che collabora attivamente con la LAV (Lega Anti Vivisezione) – offre uno spaccato inedito dell’attività di recupero di animali sequestrati e vittime di sperimentazione.
Per maggiori informazioni: http://www.ilmarguttavegetariano.it/

Le fabbriche dei sogni 5 aprile – 26 marzo 2012
Triennale Design museum – Milano
Uomini, idee, imprese e paradossi delle fabbriche del design italiano. Un'iniziativa celebra gli uomini, le aziende e i progetti che hanno contribuito a creare il sistema del design nazionale dal dopoguerra a oggi.
Per maggiori informazioni: http://www.triennaledesignmuseum.it/

Nicola Lo calzo – Morgante
13 giugno – 30 luglio 2011
Museo Nazionale Alinari della fotografia – Firenze
Una mostra di fotografie di Nicola Lo Calzo, artista emergente nel panorama della fotografia internazionale. La mostra presenta 40 scatti del suo progetto intitolato "Morgante", narra le storie private di individui legati tra loro da un comune denominatore : l'essere nani. 'Africa centrale rappresenta per il fotografo l'occasione per offrire un'inedita galleria di ritratti sull'universo dei nani, una categoria di persone completamente emarginate in alcuni paesi africani. Spesso associate alla stregoneria, le persone affette da nanismo vivono in uno stato di semiclandestinità, confrontati quotidianamente a ogni genere di violenza psicologica.
Per maggiori informazioni: http://www.mnaf.it/mostre.php

Questi occhi hanno visto 8 luglio - 7 settembre 2011
Casa della memoria e della storia, Roma
Un viaggio tra fotografia e reportage, nell'Africa dei volontari e dell'impegno umanitario. L'autore delle fotografie è Maurizio Piazza, specialista ortopedico traumatologo, che da diversi anni effettua missioni brevi al servizio della ONG Medici con l'Africa Cuamm. Un diario per immagini che diventa quindi una preziosa testimonianza del lavoro che i medici volontari effettuano quotidianamente nel Continente Nero.
Per maggiori informazioni:http://www.culturaroma.it

Wildlife photographer of the year 2010 2 luglio – 28 agosto 2011
Museo Regionale delle Scienze Naturali di Torino
l “Wildlife photographer of the year 2010” promosso da BBC Wildlife Magazine e dal Natural History Museum di Londra, è uno dei premi più prestigiosi al mondo per quanto concerne la fotografia naturalistica. In mostra le 100 fotografie vincitrici fra le migliaia arrivate al concorso.
Per maggiori informazioni: http://www.regione.piemonte.it

Percorsi riscoperti dell'arte italiana nella VAF-Stiftung 1947-2010 3 luglio - 30 ottobre 2011
Mart - Rovereto
Ideale prosecuzione della mostra del 2005 intitolata "Un secolo di arte italiana", questo evento espositivo si divide in due mostre distinte. La prima ha come tema predominante la riscoperta di quegli artisti che dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta sono stati protagonisti di un ricco percorso espositivo e creativo, ma che sono stati in parte dimenticati dalla critica militante. Il secondo percorso della mostra è dedicato agli artisti più giovani della collezione, esposti in dialogo con la generazione attiva negli anni Ottanta (Stefano Di Stasio, Carlo Maria Mariani, Aldo Mondino).
Per maggiori informazioni: http://www.mart.trento.it

EVENTI :

Canti e discanti - Umbria World Fest
9 - 23 luglio 2011
Palazzo Candiotti - Foligno
Da Riccardo Venturi a Reza, da Giancarlo Ceraudo a Rick Loomis: dal 9 al 23 luglio a Foligno il festival "Canti e Discanti- Umbria World Fest" ospiterà una serie di esposizioni fotografiche per scoprire i lavori dei protagonisti della fotografia italiana e internazionale. Per l'occasione l'ottocentesco Palazzo Candiotti, nel cuore della cittadina umbra, sarà teatro di quattro mostre di alto livello.
Per maggiori informazioni: http://www.cantiediscanti.net/

MAXXI - Young Architects Program 23 giugno - 16 ottobre 2011
Il programma YAP, che a New York è giunto alla sua dodicesima edizione, prevede che ogni anno uno studio di architettura emergente progetti un’installazione capace di fornire uno spazio per il programma di eventi estivi del museo e un luogo con “ombra, acqua e spazi per il relax” ai visitatori. Gli spazi esterni del museo, trasformati in un giardino di isole verdi grazie al progetto WHATAMI dello studio stARTT, ospiteranno invece le serate estive del MAXXI con eventi dedicati alle diverse declinazioni delle arti contemporanee.
Per maggiori informazioni: http://www.fondazionemaxxi.it/speciali/YAP

Notti dell'archeologia 2011
2 - 31 luglio 2011
Toscana
Oltre 240 appuntamenti per scoprire il passato della Toscana in più di 100 musei, parchi e aree archeologiche della regione. Il calendario degli eventi propone aperture straordinarie, visite guidate alle collezioni dei musei, trekking e itinerari alla scoperta di nuove aree archeologiche, degustazioni e cene a tema, presentazione dei risultati delle ricerche, incontri con gli studiosi, organizzazione di mostre e laboratori didattici.
Per maggiori informazioni: http://www.regione.toscana.it

lunedì 18 luglio 2011

LE COSE FATTE BENE!!!!

Tratto da "il Capoluogo"

Grande successo anche quest’anno per “Poggio Picenze in blues”, rassegna musicale che, ormai, da undici anni chiama a raccolta nel piccolo centro aquilano gli appassionati del genere da ogni parte d’Italia.
Quest’ultima edizione ha visto avvicendarsi sul palco della Piazza Rosa artisti italiani ed internazionali in quattro serate che hanno divertito e intrattenuto il grande pubblico presente: dal coutry folk di Dirk Hamilton &The Bluesman, dei Mandolin Brothers e Miami & Groovers al rock folk della Joe Ely Band fino al blues più puro e raffinato della chitarra di Jimmy Burns che, ieri sera, ha chiuso la rassegna.
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Punta di diamante dell’edizione di quest’anno è stata, senza dubbio, la Joe Ely Band (solo tre tappe italiane per il suo tour) che ha radunato nella piazza del piccolo centro aquilano più di duemila appassionati, solo nella serata di sabato.
La Piazza Rosa di Poggio Picenze tornerà a far da cornice ad altre due serate di grande musica i prossimi 22 luglio e 2 agosto, ospitando l’Orchestra Sinfonica Aquilana.

sabato 16 luglio 2011

TUTTI IN SELLA!!!

4° VALLE RAIO 2011 Motoraduno Tornimparte L'Aquila (AQ)

15-16 Luglio 2011
4° VALLE RAIO 2011 Motoraduno Tornimparte L'Aquila (AQ)


Motoraduno aperto a tutti dal venerdì sera al sabato notte.
Free camping-food & drink - live music - bikers wash....e tanto altro...

Ingresso a offerta libera!

giovedì 14 luglio 2011

ZANNONE ... L'ISOLA-PARCO

Tratto dal "corriere della sera" di oggi.

Un progetto per il turismo sostenibile che faccia dimenticare le critiche sulla cattiva gestione che accompagnano costantemente la classe dirigente dell'arcipelago pontino. E' quello che stanno per siglare l'ente parco nazionale del Circeo e il comune di Ponza per aprire una nuova strada (turistica) verso il lembo di terra emersa più incontaminata: l'isola-parco di Zannone.
Unica per gli studiosi di geologia ed avifauna, per gli amanti del trekking e del mare (che ha fragranze e colori differenti dalla più vicina e chiassosa capitale dell'arcipelago), Zannone è presidiata dalla guardie forestali per gran parte dell'anno - anche se le risorse economiche a disposizione, e talvolta l'asprezza del mare, non consentono una presenza per 365 giorni l'anno - non ha ormeggi ed è protetta da severe norme anti-bivacco. Corriere.it l'ha visitata con gli uomini del Parco del Circeo ed offre ai lettori le immagini esclusive di questo piccolo paradiso.


ANCORE SELVAGGE - Sulla sua apertura al pubblico - è all'ipotesi la creazione di un pontile galleggiante - è polemica aperta tra gli ambientalisti più estremi e il presidente del Parco nazionale del Circeo. Rendere l'isola maggiormente fruibile potrebbe creare «forme di reddito da reinvestire nella tutela e nella conservazione di un ambiente», che - va sottolineato - è già frequentato dai turisti, sostiene Gaetano Benedetto.
Già oggi alcuni riescono ad approdare per inerpicarsi sui sentieri e, cosa più grave, si ancorano a poche decine di metri distruggendo un prato marino di Poseidonia che è davvero unico nel Mediterraneo. Riserva naturale, dunque, ma non del tutto difesa dagli attacchi umani. Pare un controsenso, spiegano dal Parco del Circeo, ma l'unico modo di salvare l'isola dai visitatori maleducati è aprirla ai turisti educati.

NO AL CEMENTO - Gli ambientalisti contestano: la salvezza di Zannone è stata, di fatto, il non avere un approdo; perchè allora fare un pontile? Oggi approdare è possibile in due punti, al Varo e presso il Faro dove risiede la forestale, ma solo con il mare piatto. Altrimenti si rischia la distruzione della barca su scogli che davvero non perdonano.

«Tra i punti cardine del protocollo con il Comune di Ponza, c'è la realizzazione di un campo boe, ma non porteranno più danni statene certi - promette il presidente del Parco Gaetano Benedetto -. I visitatori potranno girare solo accompagnati. Faremo gite educative nel periodo delle migrazioni e comunque i turisti saranno contingentati».
Per la loro accoglienza, poi, nello stesso protocollo ci sono «la futura ristrutturazione di Villa Casati Stampa che, con le sue sei stanze, può offrire una forma di ospitalità ma solo in periodi prestabiliti». E questo dovrebbe tacitare chi teme che l'apertura sia il prologo a una nuova cementificazione dell'isola-parco: «Tutto sarà fatto senza aggiungere nemmeno un centimetro cubo di cemento in più - assicura Benedetto -, con l'obiettivo di valorizzare Zannone e creare un turismo responsabile e non invasivo come quello attuale».



Un interno di villa Casati Stampa a Zannone (Jpeg)
LA VILLA DEI CASATI STAMPA - Il progetto si scontra comunque con la diffidenza di quanti sospettano l'iniziativa possa funzionare da cavallo di Troia per introdursi un ambiente che, sino ad oggi, ha tenuto lontano il turista medio, mentre invece, serviti da un attracco, gli «invasori» potrebbero mettervi piede in massa e colonizzare. Ma la stessa geografia del luogo fa da ostacolo ai turisti maleducati e non disposti a sacrifici: irte salite per il bosco e la macchia mediterranee, mufloni sovrastati da berte, gabbiani e falchi pellegrini. Certo, la vista è mozzafiato tra il Circeo, Ponza e Palmarola. Quest'ultima interessata ad un analogo disegno per l'attracco sostenibile, con qualche pericolo in più per l'assalto estivo: ci sono già diverse case, un ristorante, «gli ingredienti base per distruggere un ambiente», contestano i difensori dell'habitat incontaminato di Zannone.
PONZA SI DIFENDE - Di critiche ne ha ricevute non poche il comune di Ponza, che ora rassicura: «Vogliamo dare un taglio ambientalista a questa iniziativa - dice l'assessore al Demanio Franco Schiano - e recuperare anche in termini di immagini queste ultime stagioni davvero da dimenticare. Ci sembra possa funzionare l'idea di legare il nome di Ponza a quello del Parco per valorizzare Zannone». L'amministrazione ha lavorato fianco a fianco - prosegue Schiano - «per trovare una soluzione agli attracchi selvaggi anche se questo ha generato una enormità di attacchi: in principio abbiamo usato la parola 'pontile', che evoca brutti ricordi, forse sarebbe bastato dire 'passerella' per mettere tutti d'accordo…».

I RISCHI E LE REGOLE - Forse il nuovo attracco sarà possibile sperimentarlo entro la fine dell'estate, ma nel frattempo occorrerà fissare regole severe onde evitare comportamenti irrispettosi quando non illegali. Perché l'uomo può aiutare un giovane gabbiano a rialzarsi in volo, ma con la stessa facilità un qualsiasi bracconiere, come ogni spietato speculatore, potrebbe rovinare tutto.

Ed io aggiungo ... difendiamo i paradisi terrestri di casa nostra!

Alla prossima, Lian!

martedì 12 luglio 2011

XI EDIZIONE DI "POGGIO PICENZE IN BLEUS"



Al via l’undicesima edizione di “Poggio Picenze in Blues” che anche quest’anno vedrà la presenza di artisti di caratura internazionale. Dal 14 al 17 luglio, infatti, grandi nomi si alterneranno sul palco allestito, per l’occasione, nella Piazza Rosa del paese: dalla “Joe Ely Band” che farà solo tre tappe in Italia, a Dirk Hamilton & The Bluesmen, passando per Mandolin Brothers, Miami and the Groovers e la Jimmy Burns band. «Siamo felicissimi di ospitare anche quest’anno un evento ormai diventato tappa fissa nel calendario di eventi del nostro paese – ha commentato il sindaco Nicola Menna – nonostante le scarse risorse finanziarie, siamo riusciti ad organizzare serate di altissimo livello».



Accorrete!!!!

venerdì 8 luglio 2011

MERCATINO A BORGO PIO

ROMA
 Mercatino a Borgo Pio

(Piazza delle Vaschette)
... a due passi dal Vaticano...
in occasione della Festa del Borgo

da giovedì  7
a domenica 10 luglio

giovedì 7 luglio 2011

PAMPLONA ... OLE'!!!

Lasciamo solo per un attimo l'Italia per la ... Spagna!!! In particolare nella regione Navarra a Pamplona, per la tradizionale festa di "San Fermìn" (6-14 luglio) con la sua ancora più famosa "corsa dei tori".



È la mattina del 6 luglio e nonostante sia quasi mezzogiorno a Pamplona, città spagnola della Navarra, regnano un silenzio e una calma quasi irreali, che di sicuro non appartengono a questo colorato e pittoresco centro storico. Poi d’improvviso un boato squarcia la tranquillità e come lo scrosciare dell’acqua di una cascata le vie cittadine si riempiono di grida ed eccitazione di tanta gente, di milioni di persone. È il chupinazo, il razzo sparato dal balcone del Municipio che inaugura Los San Fermines, 8 giorni di festa che Pamplona dedica al proprio Patrono. Fino al 14 luglio - tutti giorni e a tutte le ore - non manca occasione per fare baldoria, cantare, ballare e soprattutto divertirsi come solo gli spagnoli sanno fare. Le strade si riempiono di giganti e “testoni” (cabezudos) che sfilano incantando adulti e bambini e la città è un unico volto sorridente che accoglie chiunque vi arrivi.

Il primo chupinazo è solo l’inizio di una celebrazione interamente scandita dall’esplosione di un razzo a cui gli abitanti sanno bene quale significato dare: a partire da quello del mattino dopo, il 7, quando alle 8 in punto un altro colpo sparato sostituirà all’allegria l’adrenalina di un attimo da vivere senza esitazioni. È l’ora dell’encierro, momento clou della feria di Pamplona, meglio conosciuto come la corsa dei tori.

L’antica festa di origini medioevali ben presto unì gli elementi religiosi in onore di San Fermín a quelli della fiera commerciale e della corrida, così che un’esigenza pratica - il passaggio dei tori nelle vie del centro fino alla Plaza de los toros per lo spettacolo di tauromachia - si trasformò in uno degli spettacoli più emozionanti e avvincenti al mondo: chi non vorrebbe vedere almeno una volta la folle corsa dei mozos (i corridori) con i caratteristici abiti bianchi e rossi inseguiti da una mandria di tori per 825 metri, dal recinto di Santo Domingo fin dentro all’arena?

Tutto dura pochi minuti - forse una vita per chi partecipa - e incomincia con il suggestivo rito propiziatorio della benedizione del Santo: rivolti all’immagine del Patrono sulla salita di Santo Domingo i mozos, con il giornale che utilizzeranno per difendersi dai tori rivolto verso il cielo, cantano all’unisono "A San Fermín pedimos, por ser nuestro Patrón, nos guíe en el encierro, dándonos su bendición" quindi “Viva San Fermín!” e “Gora San Fermín!” (in euskera), per tre volte fino alle 8. Poi lo sparo del razzo e l’apertura del recinto. Il secondo botto vuol dire che tutti i tori sono fuori, il terzo che sono arrivati nell’arena, il quarto che sono stati rinchiusi e che l’encierro è terminato. Almeno per oggi, perché domani si rincomincia.

La festa riprende come se nulla fosse - se si tralasciano i feriti che si contano quasi in ogni corsa - fino al pomeriggio quando i 6 tori prescelti, quelli dell’encierro, se la dovranno vedere con i toreri della corrida. Quest’ultima offre uno spettacolo nello spettacolo con le invettive delle peñas (comitive di giovani) dall’irriverente ilarità e le scanzonate sarabande.

Sarebbe sbagliato considerare l’encierro solo come i 3/4 minuti di follia collettiva dove la gente scappa rincorsa da possenti animali cornuti, in realtà la delicatezza dell’evento richiede che ogni particolare sia al proprio posto: chi partecipa non è - ed è vietato se non è così - uno sprovveduto ma un atleta che si è preparato per un anno; insieme ai 6 tori della corrida dal recinto escono anche cosiddetti “buoi mansueti” che hanno il compito di guidarli fino all’arena e la mandria di “coda” per impedire che qualcuno rimanga indietro. Ci sono poi i pastori che controllano non ci sia una pericolosa inversione di marcia nel percorso e i dobladores che aiutano una volta arrivati al traguardo i corridori a disporsi a ventaglio e facilitano l’ingresso delle mandrie.

E c’è tanto altro da dire e da vedere fino ai 12 rintocchi del 14 luglio quando, alla luce di candele nella Piazza del Municipio, si saluta all’anno prossimo la festa di San Fermín; ma le parole non bastano, e forse neanche l’esserci stati solo una volta.
(tratto da "La Stampa").


Da non perdere!!!


Alla prossima, Lian!

mercoledì 6 luglio 2011

TESORI DELL'ARCHIVIO SEGRETO VATICANO

Tratto dal "Corriere della sera" di oggi

Tesori dell'Archivio segreto vaticano
per la prima volta svelati al pubblico

AI MUSEI CAPITOLINI DA FEBBRAIO A SETTEMBRE 2012
Dall'abiura di Galileo Galilei alla bolla di deposizione di Federico II firmata nel 1245 da Innocenzo IV: «Lux in Arcana», 100 documenti unici esposti a Roma
CITTÀ DEL VATICANO — «Io Galileo Galilei sodetto ho abiurato, giurato e promesso e mi sono obligato come sopra...». Il testo dell’abiura, firmato nel convento della Minerva a Roma il 22 giugno 1633, è noto come gli atti del processo allo scienziato pisano. Solo che bisogna vederli quei fogli dove la «I» di «Io», appena finiti gli interrogatori «pressanti» del Sant’Uffizio, si allunga tremante, tracciata da una mano esausta. Come bisogna vedere quel vertice di teocrazia che è la bolla di deposizione di Federico II firmata nel 1245 da Innocenzo IV, primo Papa nella storia a mandar via un imperatore «prigioniero dei propri peccati e abbandonato da Dio e privato di ogni onore».
O ammirare la lettera incisa su una corteccia di betulla che gli indiani d’America della tribù Ojibwe mandarono nel 1887 come omaggio a Leone XIII, «Grande Maestro della Preghiera, colui che fa le veci di Gesù».

TESORI IN MOSTRA - Sono alcuni dei tesori dell’Archivio Segreto vaticano che la Santa Sede, d’accordo con il Comune di Roma e Roma Capitale, ha voluto fossero esposti al pubblico per la prima volta nella storia: la mostra sarà allestita nei Musei Capitolini, da febbraio a settembre 2012, per festeggiare i 400 anni dalla fondazione — nel febbraio 1612 — dell’Archivio Segreto creato da Paolo V nel Palazzo Apostolico. Una selezione di cento documenti unici a percorrere dodici secoli di storia.

OLTRE DAN BROWN - La rassegna rimarrà aperta sette mesi e si chiama «Lux in arcana»: una luce sui «segreti» o «misteri» che hanno scatenato la fantasia di scrittori come Dan Brown e relativi imitatori. Ma qui non si tratta di misteri romanzeschi alla «Angeli e demoni»: gli «arcana» dell’Archivio (che ha pure un sito: www.archiviosegretovaticano.va/), 85 chilometri di scaffali e più di mille anni di storia custoditi in un bunker sotto il Cortile della Pigna, sono quelli di un patrimonio sterminato, un «oceano» di documenti e cultura così vasto da far dire a monsignor Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio, con piglio socratico: «Ci lavoro da trentadue anni, lo guido da sedici, e posso assicurare di essere perfettamente ignorante delle fonti che vi sono custodite: in questo oceano di cultura di tutto il mondo, nato quando la Chiesa era al centro del mondo, si impara ogni giorno e ogni giorno può sempre saltare fuori qualcosa di nuovo».
LE DUE SPONDE DEL TEVERE - La rassegna è stata presentata in Vaticano, tra gli altri, dal Segretario di Stato Tarcisio Bertone, dal cardinale Archivista e Bibliotecario Raffaele Farina, da monsignor Pagano e dal sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Un progetto culturale di altissimo livello, che supera anche certi stereotipi delle due sponde del Tevere», ha sorriso il cardinale Tarcisio Bertone: «L’ambito culturale fa spesso giustizia dei luoghi comuni o delle polemiche; l’approfondimento della storia, come ho già avuto modo di dire nelle celebrazioni di Porta Pia dello scorso settembre, fa più sensibili le persone nella ricerca anzitutto della verità e quindi del bene comune». Di qui l’augurio del più stretto collaboratore di Benedetto XVI: «Che la luce si diffonda nella mostra lungo i sette mesi previsti della sua durata, e gli "arcana" siano pertanto illuminati e il visitatore possa vedere i veri tesori dell’Archivio Segreto Vaticano, che sono le sue innumerevoli carte e pergamene i suoi codici, manoscritti, atti e documenti, posti dai Pontefici di Roma, ormai da quattro secoli, al servizio degli storici e dei dotti...».

I DOCUMENTI - La mostra sarà allestita nei Musei capitolini, la cui nascita si deve del resto a un pontefice: «Fu Sisto IV a donare nel 1471 – nel suo vasto programma culturale per la rinascita di Roma classica – la Lupa bronzea e altri tesori archeologici al popolo romano, comandando che si collocassero nel Palazzo dei Conservatori al Campidoglio», ha ricordato il cardinale Raffaele Farina. Tra i documenti in mostra, ci sarà anche la petizione a Clemente VII perché il Papa annulli il matrimonio tra Enrico VIII e Caterina d’Aragona, firmata su pergamena nel 1530 da 83 fra Lord, membri della Camera dei Comuni e della Corte. O il «Dictatus papae» di Gregorio VII che ribadisce in 27 proposizioni la supremazia del Papa su ogni altro potere, con il celebre dodicesimo punto: «A lui sia lecitro deporre gli imperatori». O ancora la lettera su seta di Elena di Cina a Innocenzo X: nel 1650, l’imperatrice Wang — che aveva assunto il nome di Elena - informa il Papa di essersi convertita al cristianesimo, grazie alla predicazione dei gesuiti, assieme al figlio Yongli, ribattezzato Costantino.

PIO XII - Tra l’altro, verranno esposti anche alcuni documenti ancora riservati (l’apertura dell’Archivio si ferma al 1939) sulla Seconda guerra mondiale e il pontificato di Pio XII. Non ci saranno però «rivelazioni» particolari sull’annosa questione dell’atteggiamento di Papa Pacelli davanti alla Shoah: «Esporre nella mostra solo alcuni documenti sulla questione sarebbe stato scorretto, un’operazione apologetica o furbesca», spiega monsignor Pagano. Che conferma l’apertura degli archivi sulla Seconda Guerra mondiale e il pontificato di Pio XII «fra tre-quattro anni». A quel punto gli studiosi avranno tutte le carte, che ora si stanno ancora ordinando: «Vi posso dire che per gli storici usciranno notizie molto ghiotte...».

Da non perdere!!!
Uno degli armadi dell'Archivio Segreto Vaticano
Uno degli armadi dell'Archivio Segreto Vaticano
Il cardinal Bertone ha presentato «Lux in Arcana» (Jpeg)
Il cardinal Bertone ha presentato «Lux in Arcana» (Jpeg)
La lettera di Galileo Galilei
La lettera di Galileo Galilei

martedì 5 luglio 2011

DI BUON ... GRADO!!!

Oggi voglio proporvi un bellissimo articolo letto su DOVE, dedicato alla bellissima Grado.


Il cuore della nuova Grado eco-glam ricomincia da 3: zero CO2, zero trasporti, zero rifiuti. Non è un bisticcio di parole, Grado 3 è il nome del nuovo masterplan firmato dall’architetto-ambientalista Matteo Thun. "Benessere, acqua, pace e natura sono alla base del progetto del Consorzio Lido Moreri", spiega l’anti-archistar altoatesino, "ossia quell’area dimenticata tra Pineta e il centro storico". In poco tempo nasceranno un parco verde, un albergo di lusso e un centro termale collegati da strade ciclopedonali, canali e gondole elettriche. "Un’iniziativa perfetta per rilanciare Grado come ombelico dell’Europa e recuperare l’antico splendore", parola di Roberto Bernacchia, presidente del Consorzio Grado Turismo. A questo si aggiunge l’investimento di cento milioni di euro per il nuovo polo termale, che prevede anche le sabbiature estive, possibili solo quando il sole porta la temperatura della sabbia tra 53 e 65 °C, da fine giugno ad agosto.

La fortuna dell’arenile gradese è quella di essere rivolto a sud, quindi sempre soleggiato, ma non solo: detiene il record nazionale di assegnazioni di Bandiere Blu (21). In sintesi, bel litorale e acqua pulita. I lidi di Grado sono tre: Costa Azzurra o spiaggia vecchia, la preferita dai giovani (anche perché non è a pagamento), con due locali che si contendono le folle il giovedì, sabato e domenica sera con dj al Tivoli (tel. 0431.80.353) e il sabato sera con musica dal vivo al Key West (cell. 339.53.32.331). Molto in voga durante il giorno gli stabilimenti Jolly (tel. 0431.81.950) e Piper (cell. 333.36.68.496) e il ristorante di pesce (tel. 0431.82.832). In luglio e agosto la spiaggia Costa Azzurra diventa il regno della Signora delle Fiabe, che narra storie ai piccoli. Perfino la notte, talvolta si svolge l’iniziativa Racconti al Faro - Storie all’improvviso (www.grado.info).

I retaggi dell’Impero austro-ungarico, che imponeva un balzello per accedere al mare, si ritrovano ai tornelli all’entrata della spiaggia principale, quella vicina alle terme, dove per l’ingresso e il diritto di usufruire delle attività e delle strutture bisogna pagare in uno dei sette uffici spiaggia (orari: 8-20, tel. 0431.89.91.11). Poi per cabine, capanne, ombrelloni e lettini ci sono pacchetti a parte, i cui prezzi variano secondo i periodi. A ingresso riservato l’area più esclusiva, quella più a occidente, chiamata Settimo Cielo: pochi ombrelloni ben distanziati, e sette gazebi con butler service, il maggiordomo personale, per avere un drink, il giornale o un caffè. Wi-fi, of course, per gli addicted alla rete. A disposizione dei clienti il frigorifero, per i cibi da conservare al fresco. Se in questo spicchio vigono silenzio e tranquillità nel resto della spiaggia l’animazione giornaliera è garantita con un ricco programma che finisce la seconda settimana di settembre.

Il ritrovo è tutti giorni alle 9.30 all’altezza delle file 75, 120 o 160, per corsi di aquagym, risveglio muscolare e body tonic. All’altezza della zona sportiva e della zona principale, si noleggiano mosconi e pattini (7 € all’ora) e in luglio e agosto, nel Giardino della Vela, è prevista la rassegna Libri e Autori sotto l’ombrellone, con incontri tra scrittori e pubblico. Il kindergarten da 0 a 12 anni, gratuito, è aperto dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Per le neomamme c’è la mother’s room per il comfort dei neonati. Sotto ai 12 anni i bambini si divertono all’airpark Gonfiabili o al parco acquatico (orari: 10-19, ingresso giornaliero con lettino per adulti 12 €, bimbi sotto ai 12 anni 9 €), ideale per famiglie. Andando più avanti, oltre Città Giardino, una delle nuove aree di Grado caratterizzata dai palazzi più alti, verso la spiaggia di Pineta s’incontra l’area per i kitesurfer che arrivano da mezza Europa.

Grado piace ai giovani: soprattutto all’ora dell’aperitivo e, per i locali, hanno un’incredibile scelta. Quella che a Venezia chiamano un’ombrina qui diventa un bicier e si sorseggia all’Enoteca Vinarium, accompagnata da formaggi di alpeggio e salame friulano. Molti gradesi si ritrovano all’Enoteca la Cantina per l’abbondante buffet di carpacci di pesce e fasolari. I patiti della birra vanno Al Cogólo (che in gradese significa nassa, calle Porta Piccola 8), la cui offerta cambia secondo la stagione. Per i giovanissimi ci sono le serate allo stabilimento Isola d’Oro (cell. 349.36.97.129), mentre a Pineta i ritrovi in sono gli stabilimenti Airone (cell. 329.06.28.718) e Costa del Sol (tel. 0431.80.176). La cucina a Grado raggiunge livelli elevati (anche se non ci sono ristoranti stellati) e perfino un semplice tramezzino da L’Ingordo, davanti all’ingresso principale alla spiaggia a pagamento, è indimenticabile. I fritti da competizione si assaggiano da In Stralonga, ma non hanno il telefono e non accettano prenotazioni. Il consiglio è arrivare presto e fare la coda per mangiare i migliori fritti di pesce. Perfino il cibo a chilometro zero a Grado viene preparato nel ristorante Zero Miglia della Cooperativa Pescatori di Grado, a fianco al mercato ittico all’ingrosso. In cucina solo il bottino della giornata, soprattutto alla griglia.

Anche l’hôtellerie è giovane. Marco Cedolin, 30 anni appena compiuti, è il nuovo direttore dell’Hotel Park Spiaggia, ideale per coppie. Accanto l’Albergo alla Spiaggia, il cui titolare, Luigi Micoli, è uno dei motori della rinascita di Grado. È un elegante hôtel de plage, in cui il mare è il tema portante del décor. Al pianoterra l’Enoteca la Spiaggia (dalle 18 alle 2, mai chiuso se non quando piove) è la più frequentata dai giovani della Grado bene per un calice di vino. Il Laguna Palace Hotel è una torre in cristallo e acciaio di sette piani, costruita seguendo i dettami di ecocompatibilità: le camere sono a basso impatto allergenico . Era una fabbrica di tonno in scatola, su riva Brioni, tra la laguna e il mare, oggi è uno dei must dell’hôtellerie locale. Da prenotare un massaggio con Ivana Jersecic che, seguendo i movimenti della medicina cinese, in 90 minuti riattiva l’energia dei meridiani.

Tradizione e charme all’Hotel Villa Erica, ottocentesco palazzo sull’elegante promenade di viale Dante Alighieri. L’atmosfera è quella dell’Impero asburgico. Da quest’estate c’è una grossa novità, a cento metri dall’hotel, gli stessi proprietari inaugurano il primo Garden Jazz del Friuli, dove ogni sera (chiuso lun., tel. 0431.82.462, www.gardenjazzgrado.com) suonano musica dal vivo. Chi cerca pace assoluta e silenzio può scegliere Pineta. Qui l’Hotel Mar del Plata coniuga quiete e fascino. Pineta è una delle partenze ideali per i percorsi cicloturistici che si snodano tra piste dedicate, carrarecce e strade con limitato passaggio di auto, lanciati quest’anno dal Consorzio Grado Turismo (tel. 0431.80.383, www.gradoturismo.org).



Alla prossima, Lian!

lunedì 4 luglio 2011

FESTA DELLA TREBBIATURA


La trebbiatura è l'ultima fase del raccolto consistente nella separazione della granella del frumento dalla paglia.
Le fasi della trebbiatura sono quattro, e possono essere riassunte così:
  1. Battitura della fascina di grano;
  2. Separazione della paglia dalla granella tramite la ventilazione e scuotitura della paglia;
  3. Concia del grano:
  4. Raccolta del grano nel contenitore in legno posizionato nella parte anteriore bassa.
Questa, negli anni passati, divenne l'occasione per festeggiare la fine dei lavori nei piccoli centri rurali sparsi in Italia. Ancora oggi, molte zone, rievocano questa antica tradizione.

Ecco alcune feste della trebbiatura che si svolgono questo fine settimana in Italia:
8-10 luglio ad Alatri (FR).
9-10 luglio a Castiglione in Teverina (VT).
2-12 luglio a Cannaiola di Travi (PG).
10-13 luglio a Pontecorvo (FR).

Ulteriori aggiornamenti li pubblicherò nei prossimi giorni.


Alla prossima, Lian.

sabato 2 luglio 2011

UNA FERRARI PER TUTTI ... TUTTI PER LA PREVENZIONE



La scuderia Ferrari club Appia Antica schiera le proprie vetture per una manifestazione volta a raccogliere fondi per l'acquisto dell'arredo medico per il "CENTRO SOCIALE DI SCOPPITO PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI" che sorgerà a Madonna della Strada (nel comune di Scoppito (AQ)).

SANTI DI PRETURO

3 LUGLIO 2011
dalle 10:30 alle 19:00

Programma:

ore 10:30 Arrivo vetture ed esposizione sul piazzale della Chiesa, accoglienza degli equipaggi da parte del prof. Rea, direttore del centro prevenzione tumori, del dott. Cicchetti,  presidente del S.Donato golf club, e da don Daniele Pinton, parroco di S.Donato.

ore 14:00 Equipaggi e vetture a disposizione del pubblico per curiosità, prova ed eventuali piccoli percorsi.

ore 19:00 Chiusura delle manifestazioni.